Informazioni aggiuntive
Dimensioni | 13,5 × 21,5 cm |
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Pagine | 132 |
Titolo Originale | Back Toward the Future. Hints for Interpreting Biblical Prophecy |
Autore/i | |
Collana | |
Formato | Libro |
Data di pubblicazione |
13,00€
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Provate a parlare di profezie con qualcuno e immediatamente nella sua mente appariranno bestie dalle sette teste, draghi che sputano fuoco, lune rosso sangue, stelle cadenti, terremoti spaventosi e disastri senza precedenti. In effetti, talvolta le profezie vanno oltre ogni fantasia.
Se suggerite uno studio su Daniele, sull’Apocalisse o su uno degli altri libri della Bibbia che parlano del futuro, la reazione è abbastanza prevedibile: «Ah, la profezia? È un argomento piuttosto controverso e non conosco due persone che la pensano allo stesso modo sul significato di quella “roba”!».
Qualcuno potrebbe addirittura pensare che stiate proponendo uno studio che tratti di oroscopi e segni zodiacali, ma non è affatto così. Ciò di cui si sta parlando, invece, è una parte della rivelazione di Dio che del resto è molto rispettata e considerata fra i cristiani.
Come mai siamo diventati così guardinghi e timorosi a proposito di questo argomento?
Naturalmente ci sono stati degli eccessi, anche gravi; ma perché questo dovrebbe intimidirci al punto da allontanarci dallo studio e dall’uso legittimo dei testi biblici che trattano questi temi? Il fatto che tali argomenti e le forme letterarie usate possano allontanarsi parzialmente dalle parti narrative e didattiche delle Scritture che ci sono più familiari non è una ragione sufficiente per farci abbandonare questo aspetto della verità di Dio! Come potremo presentarci davanti a un Dio santo che ci chiederà se abbiamo creduto e insegnato «tutto il consiglio di Dio» (At 20:27)?
Dobbiamo ammettere, però, che per ogni dieci credenti riluttanti a studiare le profezie, ce n’è uno fanatico, il cui amore per questo soggetto è superato solo dalla presunzione di essere assolutamente sicuro di ogni propria interpretazione, incluse le date degli eventi profetizzati; per ottenere la rivelazione della data esatta della seconda venuta del Signore, infatti, non è necessario insistere molto. Costoro sanno che la Bibbia afferma che nemmeno il Signore Gesù conosceva quell’ora, tuttavia ciò che si propongono di dirci non è «l’ora», ma solo la settimana o l’anno! Che cosa si può dire di tanta stupidità? Sono queste le persone che procurano alle profezie una cattiva fama tanto da scoraggiare gli altri a un legittimo interessamento.
Quando una di queste frodi viene smascherata, perché i limiti di tempo sono trascorsi senza che si siano avverate le più strampalate previsioni, essa lascia dietro di sé un pubblico scettico e poco incline a fare serie ricerche sull’argomento. Gli annunci spettacolari sulla possibilità che l’estrema costa occidentale della California sprofondi nell’Oceano Pacifico o che l’Anticristo sia già nato in un luogo conosciuto solo da pochi iniziati, sono fin troppo comuni e frequenti. Purtroppo molte di queste cosiddette profezie sono solitamente collegate a qualche parte delle Scritture, quanto basta per contristare gli angeli presenti alle riunioni di culto o di studio biblico in chiesa.
Intanto un’intera nuova generazione cresce senza essere esposta all’insegnamento del pensiero biblico sull’opera futura di Dio e viene intrappolata nel presente e nel passato, avendo una visione piuttosto sfocata degli eventi a venire. Quindi, non c’è da stupirsi che i giovani crescano nella miopia spirituale e vivano solo per se stessi e per il presente. Ma sono loro gli unici responsabili del fatto di non aver ricevuto alcuna prospettiva della grande opera di Dio negli ultimi giorni, in base alla quale giudicare il valore e l’utilità di ciò che stanno facendo al presente?
Il Signore sarà meno severo con noi di quanto lo fu con quei due discepoli sulla via di Emmaus? Non li ha forse sgridati per la loro ignoranza sulle Scritture concernenti gli eventi che dovevano seguire (Lc 24:25-27)? Non siamo, forse, ancor più insensati se trascuriamo questa parte di studio lasciando così vaste lacune nel nostro modo di pensare e di agire?
Nella provvidenza di Dio molte di queste vicende tendono a svolgersi ciclicamente. Appena i tempi iniziano a peggiorare e si prospettano minacce di depressione economica, di un’epidemia incontrollabile o di un’altra guerra mondiale, scompare ogni precedente esitazione a studiare il futuro e l’argomento torna con tale forza che non si sente parlare che di profezie e non si pensa ad altro.
Perché aspettare di essere sospinti dai disastri della storia per un consapevole e sistematico sforzo nello studio di tutti i libri biblici, inclusi quelli che trattano questo tema? Il nostro desiderio è che possiamo tutti giungere a una maggiore maturità nella comprensione e nella pratica dell’approccio biblico a questi argomenti. Ci vorrà un po’ di umiltà da parte nostra per accostarci a ogni sorta di testo, inclusi quelli che trattano delle profezie, e lasciare che ci informino, ci correggano, ci riprendano e ci rendano edotti sulla grande apoteosi della fine della storia quando Dio introduce lo stato eterno.
Poi, naturalmente, c’è il piccolo dettaglio dell’interpretazione! Potreste dire: «Ma come si può pretendere che si studi questa parte delle Scritture quando non si ha la più pallida idea di che cosa stiano dicendo questi profeti biblici?».
A tal proposito questo libretto di suggerimenti può essere utile; si tratta di una guida che introduce al tema e che non sottoporrà il lettore a una noiosa successione di tutte le teorie esistenti e di chi le ha formulate: non riesco a immaginare qualcosa di più spiacevole, e tra l’altro è il metodo più veloce per scoraggiare anche i più intrepidi. Inoltre, quasi tutte le persone che citeremmo sono già in cielo e poiché, senza dubbio, sanno già quanto fossero errate molte loro interpretazioni, andarle a ripescare li metterebbe in grande imbarazzo! (Presumo che molti di loro facciano parte della grande schiera di testimoni menzionata in Ebrei 12 e che, secondo alcuni, stanno osservando noi che siamo ancora sulla terra. È possibile, ma non probabile, che sia questa l’interpretazione corretta del brano, infatti uso qui questo testo più per burla che come affermazione avente valore esegetico).
Non intendiamo neppure tentare di fare un mini–studio biblico su ciascuno dei brani profetici chiave della Bibbia; ci sono altri contesti e generi di libri dove si potrà fare questo.
Il nostro scopo è un altro: vogliamo tentare di liberare questo soggetto dalla paura e dalla diffidenza dell’ignoto a vantaggio del lettore medio delle Scritture. Sebbene questo libro di indizi possa venire usato come testo introduttivo ai corsi di interpretazione profetica (nelle università, nelle scuole bibliche, nei seminari, nei gruppi di studio biblico, nei programmi di istruzione per adulti delle chiese locali), il nostro obiettivo principale è il ben più vasto pubblico di lettori laici interessati.
Sono molti, è vero, coloro che hanno tentato di rendere popolare questo difficile soggetto, ma ben pochi dei tentativi fatti hanno elaborato un metodo per trattare l’intero argomento; solitamente, vengono presentate le conclusioni di questo o di quell’interprete. Quello che mancava è qualcosa che si avvicini a ciò che Robert B. Girdlestone elaborò nel 1901 nella sua deliziosa e utile monografia The Grammar of Prophecy. In vari punti si potrà facilmente intuire il mio debito verso Girdlestone, che però non deve essere ritenuto responsabile di qualsiasi alterazione delle sue vedute, specialmente perché ora lui è senza dubbio nella gloria e conoscerà indubbiamente il soggetto molto meglio di me al momento!
Mi rimane soltanto il piacevole compito di ringraziare il Consiglio di Amministrazione della Trinity Evangelical Divinity School di Deerfield, Illinois, per avermi concesso un congedo sabatico dai miei regolari impegni per permettermi, grazie alla bontà del nostro Signore, di completare questo progetto come pure molti altri. Il mio ringraziamento di cuore al nostro Dio per un tale illuminato Consiglio, che mi ha offerto, durante gli ultimi vent’anni, uno dei più generosi programmi di congedo sabatico che io abbia conosciuto. Ciò ha reso possibile che una quantità di opere di studio propagasse nel mondo il ministero che noi della Trinity Evangelical Divinity School abbiamo per Cristo.
Non devo dimenticare di menzionare mia moglie, Margaret Ruth per la pazienza dimostrata quando ero impegnato nella stesura il presente lavoro e per avermi sostituito in molti dei miei compiti quotidiani, in modo da consentirmi di concentrarmi su questo compito.
La mia preghiera è che ogni lettore che prenderà in mano questo libro possa essere incoraggiato a entrare per la prima volta (o a rientrare) nelle acque meravigliosamente affascinanti, ma altrettanto impegnative, della profezia biblica. Il soggetto è troppo importante per essere trascurato; le Scritture hanno così tanto da dire in proposito che tralasciare questo argomento significherebbe non ubbidire pienamente a tutto il consiglio di Dio. È tempo, quindi, di immergerci in questo tema come in tutto il resto delle verità bibliche.
Walter C. Kaiser, Jr., studioso nordamericano di Antico Testamento, è Presidente Emerito e Distinguished Professor di Etica e Antico Testamento presso il Gordon-Conwell Theological Seminary di South Hamilton, in Massachussets.
Dimensioni | 13,5 × 21,5 cm |
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Pagine | 132 |
Titolo Originale | Back Toward the Future. Hints for Interpreting Biblical Prophecy |
Autore/i | |
Collana | |
Formato | Libro |
Data di pubblicazione |
INDICE
Introduzione
Parte I: ERMENEUTICA
01. L’interpretazione profetica deve essere centrata sul Dio vivente
02. Non bisogna credere a tutto ciò che si dice sul futuro
03. Riconoscere che la verità divina è trasmessa in un linguaggio a noi comprensibile
04. Tornare al passato per andare verso il futuro
05. Attenzione: a volte “tutto dipende da…”
06. Trarre profitto dalla preparazione e dalle caratteristiche dei profeti
Parte II: TEOLOGIA BIBLICA
07. Sviluppare un metodo di studio della profezia
08. Focalizzarsi sulle promesse di Dio
09. Conoscere i giocatori della partita
10. Familiarizzare con qualcuna delle fasi fondamentali della partita escatologica
Parte III: TEOLOGIA PRATICA
11. Non trasformare in enigmi ciò che Dio ha reso chiaro
12. Non sottovalutare l’intelligibilità del testo
Indice delle citazioni bibliche
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