L’impossibile preghiera

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Come si può pregare, quando il lavoro occupa così tanto spazio, quando le nuove tecnologie si impongono, quando il rumore non cessa mai, ed ogni occasione di vero silenzio è impossibile da sperimentare? Pregare è diventato letteralmente “impossibile”. Eppure, abbiamo ricevuto il “comandamento”: «Vegliate e pregate». «La preghiera è infatti il comandamento che mi è stato donato da Dio nella sua misericordia per colmare il vuoto del mio cuore e della mia vita. … La preghiera è la trama ininterrotta sulla quale viene a fissarsi il ricamo delle mie occupazioni, delle mie decisioni, dei miei sentimenti, delle mie azioni» (J. Ellul)

Amica lettrice, amico lettore, hai tra le mani un testo esplosivo: coraggio, sfoglialo! Non ne uscirai indenne e la tua preghiera non sarà mai più la stessa (dall’Introduzione).

Jacques Ellul (1912–1994) è stato uno dei più importanti teologi e sociologi protestanti del XX secolo del panorama di lingua francese, e non solo. Pensatore originale fu tra i primi a intravedere gli eetti collaterali e preoccupanti dello sviluppo della società tecnologica.

Elisabetta Ribet dottore in teologia protestante presso l’Università di Strasburgo, membro del board dell’International Jacques Ellul Society, teologa e formatrice.

Frédéric Rognon (Université de Strasbourg, Facoltà di Teologia Protestante)

Jean–Sébastien Ingrand, (Chargé de mission pour la justice climatique de l’Union des Églises protestantes d’Alsace et de Lorraine)

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