Informazioni aggiuntive
Pagine | 123 |
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Titolo Originale | (1766) A Plain Account of Christian Perfection, From the Year 1725 to the Year 1765 |
Autore/i | |
Collana | |
Formato | Libro e E-book |
Data di pubblicazione |
12,00€
Il grande risveglio religioso chiamato Metodismo è semplicemente il rinascimento del cristianesimo primitivo. Ha prosperato magnificando l’opera dello Spirito Santo, onorando la terza persona della Trinità. Ha insistito sull’esperienza anziché sul dogma. Il suo fine è stato di convertire il cuore e di rendere i suoi seguaci partecipi della natura divina. Le dottrine che lo distinguono sono state la diretta testimonianza dello Spirito e l’intera santificazione, tutte e due da verificarsi in esperienza immediatamente per la sola fede in Cristo. Non che queste dottrine fossero per la prima volta predicate da Giovanni Wesley, o sieno ritenute dai Metodisti soli, ma che il Metodismo ha insistito su queste dottrine, e più specialmente sulle esperienze corrispondenti più che alcun altro ramo della Chiesa cristiana. A questo fatto si attribuisce il suo accrescimento rimarchevole.
La dottrina considerata in questo libretto ha incontrato molta opposizione, principalmente dalla parte di quei “fanciulli in Cristo”, i quali San Paolo descrive ancora come “carnali”. Non ha molta attrattiva per coloro nei cui cuori rimane qualche egoismo ed amore del mondo, perché insegna la più perfetta crocifissione con Cristo; ma a coloro che hanno sperimentato la sua beatitudine, nonché a “coloro che sono affamati ed assetati di giustizia”, è la perla di tutte le dottrine. Wesley era così convinto della sua importanza che spingeva i suoi predicatori: “1° a predicare la perfezione cristiana costantemente, fortemente ed esplicitamente; 2° ad asserire esplicitamente e provare che può essere ricevuta adesso; 3° che la si può ricevere per la fede sola”. Ripetutamente affermava che l’opera del Metodismo non poteva prosperare senza di essa. L’esperienza delineata in questo libretto è essenziale all’esistenza del Metodismo. In questa convinzione i grandi uomini della nostra Chiesa sono stati sempre d’accordo. Quindi questo libretto ha formato una parte del corso degli studi dei nostri predicatori da più di cento anni, ed è stato tradotto in parecchie lingue. Dei molti libri su questo soggetto che hanno visto la luce nessuno è più conciso, chiaro, scritturale, ed utile.
In questa traduzione ci siamo presa la libertà di introdurre poche divisioni della materia e di omettere parecchie citazioni di inni.
Ed ora a tutti gl’Italiani che vorrebbero essere imitatori di Giovanni Wesley, come egli lo era di Cristo, ed a tutti coloro che desiderano la santificazione dello Spirito, il battesimo della Pentecoste, il rivestimento della virtù da alto, l’amore perfetto o la perfezione cristiana (perché tutti questi termini vogliono dire la stessa cosa), dedichiamo questa traduzione pregando che “l’Iddio della pace vi santifichi egli stesso tutti interi; e sia conservato intero il vostro spirito e l’anima, e il corpo, senza biasimo, all’avvenimento del Signor nostro Gesù Cristo. Fedele è colui che vi chiama, il quale ancora lo farà”.
Vostro fratello in Cristo, Everett S. Stackpole
Pagine | 123 |
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Titolo Originale | (1766) A Plain Account of Christian Perfection, From the Year 1725 to the Year 1765 |
Autore/i | |
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Formato | Libro e E-book |
Data di pubblicazione |
INDICE
Introduzione di Massimo Rubboli
abbreviazioni
ringraziamenti
nota all’edizione italiana
la perfezione cristiana
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